3 febbraio 2004
REC. RIF.
RECENSIRE IL RIFORMISTA
Nel numero di sabato 31 gennaio, sul quotidiano biancoarancio di Via della Scrofa, si legge una interessante intervista a Mario Pirani, columnist di punta di Repubblica, il quale nel salutare favorevolmente la nascita (o gestazione?) di un partito/lista riformista, assume che l'antiberlusconismo può essere un ottimo collante per le forze dell'Ulivo, ancorchè queste siano divise su molti fronti. Sfuggono però a Pirani più circostanze, e cioè che, a guardar bene, neanche l'antiberlusconismo è un valido collante per l'Ulivo, poiché ci sono modi diversi per essere contro il Cav. e soprattutto modi diversi su come affrontare il fenomeno del berlusconismo, come peraltro rilevava lucidamente Alberto Abruzzese su NEW POLITICS del 2 febbraio. Che l'opposizione sia naturaliter contro il Governo è fatto ovvio, meno ovvio è come svolgere la lotta politica e se è vero che mezzi e fini devono trovare una loro coerenza, va da sé che certi toni antiberluscoidi, come quelli dei Girotondi, di Di Pietro e altri, rivelano una lettura del fenomeno molto miope, per usare un eufemismo, proponendo approcci meramente moralistici sebbene sapientemente ammantati di dotti ragionamenti politici, molto micro e molto megalomani. Quando tutta l'opposizione e l'Ulivo avranno rispetto per quei milioni di cittadini che votano per Forza Italia e la CdL, allora forse si aprirà una nuova pagina della prossima storia politica del nostro scombinato paese, pagina sulla quale va scritta senza esitazione la parola alternanza, legittima e rispettosa del voto popolare.
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il 3/2/2004 alle 17:3 | |